NON LEGARE IL CUORE

La mia storia persiana tra due paesi e tre religioni

Solferino, in uscita il 3 maggio 2018

Il genero iraniano si concede un caffè e la suocera piemontese ne approfitta per prendere la neonata, salire nella cappella al primo piano della clinica e farla battezzare all’insaputa dei genitori. È l’evento che segna la vita di Farian, figlia di uno dei primi matrimoni misti degli anni Sessanta. Dalle sponde del Tanaro alle rive del Mar Caspio, dai monti Elborz alle colline del Monferrato, Farian cammina su un filo teso tra Oriente e Occidente, scoprendosi
discendente dal Profeta Maometto secondo la tradizione sciita, sentendosi bollare come «bastarda» dal professore di religione. Sempre straniera, nomade.
Sarà la nascita del figlio Atesh a innescare le domande cruciali sulla fede: per lui, e per se stessa. Così, Farian parte per un viaggio nella memoria e ci porta con sé. Sono mille i colori di questo racconto che intercala lessico persiano e dialetto piemontese, tessendo l’ordito e la trama di una vita che unisce Paesi ed epoche all’apparenza inconciliabili: dall’Italia degli anni di piombo all’Iran della Rivoluzione di Khomeini, e a ritroso nel regno dello scià e nell’Azerbaigian travolto dall’Armata rossa. Quale religione, quale pensiero filosofico, quale appartenenza può comporre le differenze? Forse la libertà che Farian ha fatto sua fin da piccola, in famiglia e con la docente di filosofia del liceo. Una libertà morale e spirituale difesa a oltranza, che trova espressione nel sufismo ma non abita nei dogmi di una confessione.

 IL MIO ESILIO. SHIRIN EBADI CON FARIAN SABAHI, Jouvence, novembre 2014

Shirin Ebadi è stata la prima donna iraniana e la prima musulmana a ricevere il Nobel per la Pace. Nel 2003 il Comitato per il Nobel l’ha scelta “per il suo impegno nella difesa dei diritti umani e a favore della democrazia”. Magistrato, costretta a lasciare il proprio incarico dopo la rivoluzione degli ayatollah, Shirin Ebadi è giurista, avvocato, scrittrice e pacifista.

Vive ancorata al principio della legalità e della difesa dei diritti. “L’11 febbraio fu annunciata la vittoria dei rivoluzionari. Eravamo felici, pensavamo fosse l’inizio di una nuova fase nella storia di un paese millenario. E invece, proprio quel giorno, l’8 marzo 1979, la radio annunciò che tutte le impiegate della pubblica amministrazione avrebbero dovuto coprire i capelli con il foulard”.

La giornalista Farian Sabahi incontra il premio Nobel per un dialogo alla ricerca di un percorso per l’Iran di oggi, con uno sguardo indagatore sugli anni che hanno portato al teso clima politico attuale.

e in digitale nella collana Zoom di Feltrinelli, 2014

Qui l'anticipazione: articolo Shirin Ebadi su Io Donna_1 marzo 2014.

L'ebook si può scaricare a questo link: http://www.feltrinellieditore.it/opera/opera/il-mio-esilio/

Copertina IL MIO ESILIO SHIRIN EBADI CON FARIAN SABAHI_JOUVENCE

NOI DONNE DI TEHERAN, Jouvence, aprile 2014

«Donna è Teheran. E come ogni Shahrzad, sussurra le parole giuste. Convince. Incanta il suo interlocutore. E incanterà anche voi, se deciderete di viaggiare.»Un racconto in prima persona sulle origini della capitale iraniana e sulle sue contraddizioni, sui diritti delle minoranze religiose e delle donne.

Donne protagoniste in molti campi, persino nello sport, ma che sono ancora in fondo solo un tassello nella propaganda di regime. Un testo animato dai versi dei grandi poeti persiani che affronta anche con ironia i tempi più complessi, nel tentativo di abbattere i più vieti stereotipi sull’Islam.

Gli appuntamenti importanti:
3 ottobre 2015 al Teatro Margherita di Bari (TedxBari su resilienza)
11 ottobre 2015 Festival Rendez-vous de l'Histoire di Blois (in francese)
Qui il trailer al Piccolo Regio di Torino: http://www.youtube.com/watch?v=y55zmdep1bs

In digitale nella collana i Corsivi del Corriere della Sera, 2013

L'ebook si può scaricare a questo link: http://www.corriere.it/cultura/i-corsivi/farian.shtml

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Monografie accademiche:

STORIA DELLO YEMEN, Bruno Mondadori, Milano, 2010

Unica repubblica della penisola araba, lo Yemen è il paese della regina di Saba (e anche della famiglia di Osama bin Laden) e la sua capitale Sana’a è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Fino a circa cinquant’anni fa vi regnava una dinastia di Imam sciiti della corrente zaidita, e oggi nel paese sono in atto dinamiche potenzialmente destabilizzanti, tra cui la ribellione degli Huthi nel Nord, il movimento secessionista nel Sud e il terrorismo di matrice islamica, che si intrecciano alle tradizionali alleanze tribali.

Per spiegare il presente è necessario conoscere la storia: è intorno a questa premessa che nasce Storia dello Yemen, un libro importante per comprendere l’attualità. Il volume è arricchito dalle testimonianze dei viaggiatori europei dell’Ottocento e del Novecento, ed è corredato da numerose schede di approfondimento sulla società civile e il rispetto dei diritti umani, la condizione femminile, la minoranza ebraica, il qat, l’Islam zaidita e sciafeita praticati in Yemen.

Clicca qui per leggere la recensione di Enzo Maria Le Fevre Cervini su Opinione: La recensione su Opinione

Clicca qui per leggere la recensione di Anna Vanzan su Quaderni Asiatici 94: La recensione su Quaderni Asiatici 94

Clicca qui per sentire l'intervista a RadioLibri Rai (18 dicembre 2010): Intervista di Farian Sabahi a RadioLibri (radio uno Rai)

Clicca qui per leggere la recensione di Sergio Romano sul Corriere della Sera: Yemen, il regno delle fiabe tra povertà e guerriglia

Clicca qui per leggere sul bimensile di politica estera East l'articolo di Farian Sabahi tratto dal libro: Due sfide per lo Yemen (English version: Yemen Put to the Test)

Clicca qui per leggere la recensione/intervista di Elena Doni sul quotidiano L'Unità: recensione libro Yemen su L'Unità

Clicca qui per leggere la recensione di Antonello Sacchetti su Il cassetto: http://www.ilcassetto.it/notizia.php?tid=1241

Clicca qui per leggere la recensione scritta da Jolanda Guardi, docente di arabo all'Università Statale di Milano: Storia dello Yemen sul blog Letture arabe di Jolanda Guardi

Clicca qui per la segnalazione sul settimanale Internazionale (devi scorrere fino all'ultima pagina del pdf): segnalazione YEMEN su Internazionale

Copertina Storia dello YEMEN - SABAHI

STORIA DELL'IRAN 1890-2008, Bruno Mondadori, Milano, 2009 (terza edizione)

Per spiegare il presente è necessario conoscere la storia: è intorno a questa premessa che nasce Storia dell'Iran, un libro fondamentale per comprendere una realtà complessa dove il Novecento inizia con qualche anno di anticipo, nel 1892, anno in cui i religiosi stringono alleanza con i mercanti per protestare - con un vero e proprio boicottaggio - contro la decisione dello scià di dare a uno straniero la concessione del tabacco.

Un'alleanza, quella tra religiosi e mercanti, destinata a riannodarsi lungo tutto il secolo e a culminare, nel 1979, nella rivoluzione che trasformerà l'Iran in teocrazia. Un'alleanza che sembra però compromessa dall'ingresso sulla scena politica dei pasdaran rappresentati dal presidente Ahmadinejad.

Aggiornato fino agli avvenimenti a ridosso del trentesimo anniversario della rivoluzione, il libro - corredato da numerose schede di approfondimento, una cronologia dettagliata, un glossario e una bibliografia ragionata - ripercorre le vicende più significative della storia e dell'attualità.

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THE LITERACY CORPS IN PAHLAVI IRAN (1963-1979). POLITICAL, SOCIAL AND LITERARY IMPLICATIONS, Ed. Sapiens, Lugano, 2002

This is an investigation into the Literacy Corps (sepah-e danesh) which evolved within the White Revolution (enqelab-e sefid) in Iran (1963 to 1979). This was a programme which combined political, social and economic policies within Muhammad Reza Shah's strong secularism facilitating the expansion of secular education, equal rights for women and the marginalisation of the ulema. Its aim was to propel Iran to the level of modern (Western) countries before the end of the twentieth century. Land reform was its cornerstone and the sixth point concerned the creation of the Literacy Corps. According to this educational programme, young men with a secondary school diploma (mainly middle-class urban youth) could choose to serve in the Literacy Corps instead of spending two years in the regular army. The basic hypothesis was that most Iranians were illiterate and illiterate workers impeded economic development. The Literacy Corps was considered the most economical way to improve literacy and a means of enlisting urban youth to work in villages.

This book argues that the Literacy Corps had an impact not only on the literacy level of rural Iranians, but also on the corpsmen's own perception of the regime In fact, while employed in the villages, some of the educated Literacy Corps urban youth studied revolutionary literature, and gradually developed their own political views. Farian Sabahi's findings show the Literacy Corps fostered the growth of political ideas which went against the regime, and eventually exploded in the Islamic Revolution of 1979.

The Literacy Corps in Pahlavi Iran

LA PECORA E IL TAPPETO. I NOMADI SHAHSEVAN NELL'AZERBAIGIAN IRANIANO, Ariele, Milano, 2000

Gli Shahsevan sono uno dei maggiori gruppi nomadi del Medio Oriente. Hanno avuto un ruolo importante nella storia dell'Iran e fondamentale per quell'affascinante regione ai confini tra l'Azerbaigian iraniano e la Repubblica di Baku. La cultura e il modo in cui vivono sono per molti versi peculiari. Questo libro ne descrive la storia, l'organizzazione sociale ed economica che ha nel tappeto la sua espressione indiscutibilmente più nota.

A partire dagli anni Cinquanta gli Shahsevan e la loro cultura, soprattutto tessile, sono stati oggetto di numerosi studi pubblicati in lingue europee. Questo volume, come sottolinea nella premessa il professor Richard Tapper, della School of Oriental and African Studies di Londra, è una pubblicazione fondamentale per la conoscenza degli Shahsevan e della cultura nomadica iraniana presso il pubblico italiano.

Ma questa è anche una storia personale. Nei ricordi personale della famiglia dell'autrice gli Shahsevan erano eroici cavalieri che in sella a veloci destrieri addobbati con gualdrappe sgargianti erano i protagonisti di fiabe tramandate da nonna a nipote.

la pecora e il tappeto

Articoli scientifici e curatele di volumi universitari:

DANTE E L'ISLAM, Biblioteca di via Senato edizioni, Milano, 2011

L’arabista spagnolo Miguel Asín Palacios ha dimostrato che Dante ha attinto a fonti arabe per la stesura della Divina Commedia. In realtà, come Dante attinge a fonti arabe, così queste fanno riferimento alla letteratura zoroastriana dell’altopiano iranico, invaso dai conquistatori musulmani.

E a sua volta la tradizione zoroastriana, o meglio zarathustrica, riforma il mazdeismo e si ispira alla visione dell’aldilà di varie popolazioni antiche: anche se l’autore della Divina Commedia avesse tratto spunto dalla tradizione islamica, questa avrebbe dunque necessariamente mutuato alcuni suoi aspetti dalle culture e dalle religioni che la hanno preceduta.

La Divina Commedia, erede dell’escatologia zarathustrica - Relazione disponibile in PDF.

Copertina Dante e l'Islam

Farian Sabahi and Daniel Warner (eds), THE OSCE AND THE MULTIPLE CHALLENGES OF TRANSITION. THE CAUCASUS AND CENTRAL ASIA, Ashgate, Aldershot, 2004

In the wake of 9/11 and the US intervention in Afghanistan, Central Asia and Caucasus have moved to the forefront of the International political agenda. At the same time, the events since 9/11 have had a major impact on Central Asia and the Caucasus and external actors’ engagement with the region. Written by leading authorities on the subject (including both academics and policy-makers from the OSCE itself), this volume provides a high level of understanding and expertise in relation to issues such as oil and drug control.

In her paper “Oil Diplomacy in the Caspian: The Rift Between Iran and Azerbaijan in Summer 2001” Farian Sabahi discusses the evolution of oil diplomacy in the Caspian region. As a case study, it focuses on the difficult relationship between Iran and Azerbaijan, the first republic to have gained independence in 1991. In particular, it examines what happened during the summer of 2001, when the Iranian air force ordered two BP oil exploration ships to leave a disputed oil field.

Scarica il PDF di: Oil Diplomacy in the Caspian. The Rift Between Iran and Azerbaijan in Summer 2001.

The OSCE and the Multiple Challenges of Transition

Alessandro Monsutti, Silvia Naef & Farian Sabahi (eds.) THE OTHER SHIITES. FROM THE MEDITERRANEAN TO CENTRAL ASIA, Peter Lang, Berna, 2007

Shia Islam is a central issue in contemporary politics. Often associated with Iran, Shiite communities actually exist in many Islamic countries. Focusing on the “other Shiite” outside Iran, this book offers a survey of their diversity and multiplicity in the last two centuries. The contributors cover three major topics. The first part deals with the relationship of Shia minorities to the Sunni regimes. Secondly the public affirmation of their identities through specific rituals and social attitudes is analysed. Finally, the third part of this volume examines the strengthening of these identities through traditional religious rituals and cultural performances, or through the re-interpretation and adaptation of these to present-day life. Coming from various academic backgrounds, the authors have used different methodologies and have been engaged in field-work.
The Other Shiites

YOUTH AND YOUTH CULTURE in the Contemporary Middle East

Youth and Youth Culture in the Contemporary Middle East presents a number of case studies on contemporary youth culture from various cities and countries around the Middle East and North Africa.

The approach is interdisciplinary and the contributions deal with the very different ways of expressing youth identity and youth culture in the contemporary Middle East.

In her paper Cartoons in the Middle East Farian Sabahi gives an overview of satire in the region and focuses on the case of Iran since the beginning of the XX century up to the reformist president Khatami (1997-2005).

Youth and Youth Culture

Testi divulgativi:

UN'ESTATE A TEHERAN, Laterza, Roma-Bari, 2007

«È cambiato qualcosa in Iran un anno dopo l’elezione di Mahmoud Ahmadinejad alla presidenza della Repubblica Islamica? In prima battuta, sembrerebbe di no, perlomeno in termini di libertà personale. In coda per lo scontrino nella migliore gelateria del quartiere settentrionale di Saadatabad, a Teheran, le giovani Sahar e Roya, iscritte rispettivamente alla facoltà di giurisprudenza e ad arte, fanno il tifo per Ahmadinejad: “È una brava persona”.

Quando chiedo se nelle università la situazione è peggiorata, Sahar e Roya, residenti in un’area borghese, con spolverino chiaro e foulard che copre ben poco, mi guardano stupite e scuotono la testa: “Tantissimi studenti sono dalla parte del nuovo presidente”. Per strada non si vedono le milizie paramilitari, né i terribili Komité sono tornati a pattugliare le strade nelle ore di punta come accadeva negli anni Ottanta e all’inizio degli anni Novanta, quando arrestavano le donne troppo truccate o a capo scoperto.

cover Un'estate a Teheran

ISLAM. IDENTITA' INQUIETA DELL'EUROPA, Il Saggiatore, Milano, 2006

Nata dal matrimonio tra un iraniano e un’italiana, Farian Sabahi è cresciuta in una famiglia laica ma culturalmente consapevole della propria doppia radice. Ed è a partire da qui, da questa origine spaccata a metà, che l’autrice intraprende il suo viaggio attraverso alcune città europee, per dar voce ai musulmani di seconda e terza generazione che, come lei, hanno reso l’esperienza della migrazione una componente essenziale della propriaidentità.

Le moschee o i centri islamici di Parigi, Ginevra, Londra, Amburgo diventano in questo reportage luogo d’espressione di un sentire collettivo e occasione per dare la parola a studiosi, autorità religiose, fedeli e convertiti su questioni cruciali del dibattito contemporaneo.

islam

Prefazioni:

Bassam Tibi, CON IL VELO IN EUROPA? LA GRANDE SFIDA DELLA TURCHIA, Salerno editrice, Roma, 2008

Con o senza velo? Dipende se si tratta del velo portato per devozione o dell’uniforme dei radicali islamici. La risposta non può quindi essere univoca perché, come insegna il poeta persiano Rumi, la verità è uno specchio andato in frantumi: ogni frammento restituisce, a chi lo afferra, una parte della verità. La tesi qui presentata all’autorevole studioso Bassam Tibi, siriano di passaporto tedesco, è quindi parte di questa realtà complessa. E non è certo facile tracciare una linea netta per dividere le musulmane che portano il velo per devozione da quelle che, indossandolo, vogliono lanciare anche un messaggio politico.

Il velo, da cui prende le mosse l’autore, altro non è che il punto di partenza per spiegare a quali condizioni la Turchia potrebbe un giorno entrare a far parte dell’Unione Europea. Tenendo presente, nel sessantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che questi diritti «stanno al di sopra della libertà religiosa» e quest’ultima «ha i suoi limiti, anche nella democrazia», prenderò spunto anch’io dal velo per riflettere su questi temi in
chiave personale e storica, soffermandomi sul confronto con il vicino Iran.

SCARICA IL PDF DELLA PREFAZIONE DI FARIAN SABAHI

velo

Vali Nasr, LA RIVINCITA SCIITA. IRAN, IRAQ, LIBANO. LA NUOVA MEZZALUNA, Università Bocconi Editore, Milano, 2007

La rivincita sciita è l'appassionante resoconto storico dei conflitti che lacerano il mondo musulmano al suo interno e di come il futuro dell'Iraq e del Medio Oriente dipenda dalla soluzione pacifica al conflitto che oppone gli sciiti, appoggiati dall'Iran, ai sunniti sostenuti dall'Arabia Saudita. Vali Nasr illumina con efficacia gli eventi recenti che hanno insanguinato la regione, e soprattutto le cause che ne sono all'origine: introduce i lettori occidentali ai fondamenti scismatici della versione sciita dell'Islam e alle traversie storiche della minoranza sciita nel mondo musulmano, esamina le conseguenze politiche della rivoluzione iraniana e della potenza islamica cui ha dato vita, e soprattutto sottolinea come cambiano gli equilibri internazionali con l'ascesa al potere dei partiti sciiti in Iraq, dopo la deposizione ed esecuzione di Saddam Hussein.

Il saggio è stato il primo a parlare di guerra civile in Iraq tra sunniti e sciiti, di cui vengono descritte cause e retroscena; grande attenzione è anche data al Libano di Hezbollah e alle minoranze sciite di Afghanistan, Pakistan e India. Tra i massimi esperti di Medio Oriente, Vali Nasr è professore di Politica mediorientale alla Naval Postgraduate School e Senior Fellow presso il Council on Foreign Relations.

Scarica Prefazione a La rivincita sciita di Vali Nasr.

Copertina Vali Nasr La rivincita sciita

Contributo sull'Islam al volume PAROLA DI DONNA. Le 100 parole che hanno cambiato il mondo raccontate da 100 protagoniste d'eccezione a cura di Ritanna Armeni, Ponte alle Grazie, Milano, 2011

Cento grandi nomi della cultura, della politica e dello spettacolo italiano per un "dizionario al femminile" che fa il punto sul nostro passato e sul nostro presente, per capire dove stiamo andando e per ricordare da dove siamo partite e quanta strada abbiamo percorso. In queste pagine troverete cento voci del privato e del politico, le parole della quotidianità e quelle della filosofia, da abito a zitella, passando per diritti, lavoro, parti opportunità, ma anche desiderio, mamma, sirena, verginità...

Cento voci che hanno segnato profondamente la storia del nostro Paese, che sono cambiate negli anni, ma che sono attuali più che mai. Un libro corale, cui hanno partecipato, sotto l'abile regia di Ritanna Armeni, donne diverse per orientamento politico, professione, stato sociale, tutte accomunate dall'entusiasmo di esserci, dal desiderio di raccontare, di raccontarsi, di capire. E la voce delle donne, spesso percepita solo come un mormorio indistinto o come un canto fatato e affascinante, in questo libro unico e originale diventa parola chiara e distinta, che interpreta il mondo con coraggio e determinazione.

Scarica il PDF della voce ISLAM in Parola di donna scritta da Farian Sabahi.

Parola di donna a cura di Ritanna Armeni